Domani va all’asta da Bolaffi a Torino la statuetta del premio Nobel che il re di Svezia consegnò a Salvatore Quasimodo,

Ho appena letto le dichiarazioni del figlio Alessandro,

E ho un tremendo mal di stomaco: perché il dolore è contagioso. E il dolore che dura anche da vecchi per la tua infanzia disperata è il peggiore di tutti.

Il figlio di Salvatore Quasimodo e della poetessa Maria Cumani  porta addosso le ferite inflitte dal padre alla madre.

Salvatore Quasimodo, insigne poeta, capace di aprirci l’anima, capace di svelarci il mondo sotterraneo che ci abita dentro, costrinse per 5 (CINQUE!) volte la moglie a scegliere :”O me o il bambino”.

Alessandro aveva 11 anni usando lo sentì dire questa frase.

Maria Cumani abortì. 5 volte.

E non venitemi a dire che avrebbe potuto ribellarsi, perché erano gli anni Sessanta .

Quando invitarono Salvatore Quasimodo, con la moglie e il figlio a ritirare il premio Nobel a Stoccolma, il poeta decise che no, loro non rivoleva, preferiva portarsi  dietro l’amante .

Restarono a casa. Poveri oggetti con meno valore di una valigia. Come si saranno sentiti, questa donna e questo bambino?

Il figlio Alessandro non ha ricordi di suo padre. Non ricorda un abbraccio, una conversazione: nulla.

Ricorda solo la sua schiena curva sulla radiolina da riparare: Salvatore Quasimodo aveva la passione di riparare gli strumenti elettrici.

Perché non accudiva la moglie e il figlio, esattamente come si curava dei fili elettrici?

Certe volte,il Genio ha bisogno di costeggiare la malvagità. penso a Picasso e alle donne che per lui si sono suicidate.

Salvatore Quasimodo era malvagio?