Cronaca
3 Dic 2015

Mi suicido per non vivere da povera e brutta?

A Londra, il Giudice ha autorizzato una donna di 50 anni a rifiutare le cure mediche con la motivazione (comprensibile e saggia, secondo me) che un adulto ha il diritto di decidere di sé.

Questa suicida autorizzata è una donna di 50 anni con 3 figlie.

Ha avuto 3 mariti ricchi e molto ricchi e ricchissimi e ha dilapidato tutto il loro patrimonio.
Hotel di lusso, gioielli, vestiti di alta moda, autisti, viaggi: una vita che lei definisce ” sfolgorante”.

Davvero?

Quando si è ammalata di cancro al seno, il quarto futuro marito l’ha lasciata. Lei si è guardata allo specchio. Ha visto una vecchia brutta e povera e sola (dice lei). E ha deciso di lasciarsi morire per non finire all’ospizio.

Le figlie dicono che non condividono la scelta della madre ma che non possono impedirla.

Io penso che forse un bravo analista potrebbe far capire a questa donna che era “povera e brutta e sola” prima. Quando credeva di essere ricca e amata e bella. Perché viveva nel vuoto .

Il vuoto della vita che sembra di lusso ed è invece un troppo pieno che nasconde la solitudine assoluta, la schiavitù della bellezza per forza, del divertimento per forza, la recita continua di una ricchezza che dà la felicità.

Perché si vive meglio da ricchi che da poveri, è banale. Ma il vuoto dell anima, non c’è lusso che lo riempia.

 


Di Antonella Boralevi
Si parla di: Cronaca

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tutti i campi del modulo sono obbligatori.